Una storia italiana: la Vespa

Mettiamocelo in testa: la maggior parte delle icone (di stile) più riuscite, sono nate quasi per caso o quanto meno con pochissime pretese. Anche la storia del due ruote più amato nel mondo conferma questa teoria. Nata come espediente temporaneo, la Vespa è subito diventata un successo globale che ha cambiato lo stile di vita di milioni di persone, conquistando celebrità e set cinematografici dagli anni ‘50 a oggi. Un’icona senza tempo che ha attraversato la storia dell’Italia e che rappresenta tuttora il meglio del Made in Italy.

All’origine della Piaggio

Sede Fabbrica Piaggio
Sede fabbrica Piaggio a Finale Ligure

Fondata a Genova nel 1884 da Rinaldo Piaggio, all’epoca ventenne, la società Piaggio si dedicava alla costruzione di arredamenti navali e alla realizzazione di carrozze, vagoni ferroviari, motori e tram. Con l’inizio della prima guerra mondiale, Piaggio entrò nel settore aeronautico e iniziò così la produzione di idrovolanti e aeroplani. Negli anni precedenti alla Seconda Guerra Mondiale, e durante il conflitto, Piaggio era uno dei maggiori produttori italiani di aerei e proprio per questo gli stabilimenti di Genova, Finale Ligure e Pontedera rappresentavano un obiettivo militare strategico e vennero distrutti.

Un’invenzione di largo consumo

Prototipo vespa modello paperino
Primo prototipo della Vespa “MP5 Paperino”

Immediatamente dopo la guerra Enrico e Armando, i figli di Rinaldo, si occuparono del nuovo avvio della produzione industriale. A Enrico spettò la ricostruzione del grande stabilimento a Pontedera e dovette quindi occuparsi di trovare una sorta di “tampone” produttivo che permettesse all’azienda di superare il difficile dopoguerra, per riprendere in seguito la tradizionale costruzione aeronautica. Enrico optò per una riconversione industriale, puntando sulla mobilità del singolo cittadino: era deciso a creare un prodotto di largo consumo e a basso costo.

Detto, fatto. Nella fabbrica di Biella venne realizzato un prototipo ispirato alle motociclette per i paracadutisti che prese il nome di “MP5 Paperino” a causa della forma strana. Il prototipo non soddisfò affatto Enrico, che incaricò subito Corradino D’Ascanio (1891-1981), l’ingegnere aeronautico che ideò il primo modello di elicottero, di rivedere il progetto in toto.

L’ingegnere non si era mai occupato di progettare motociclette, non le amava e di certo non amava questa in particolare: secondo lui era scomoda, ingombrante, con gomme difficili da cambiare e sporcava troppo il conducente. Un buon inizio insomma, no? In verità sì, perché il suo disamore per le due ruote fu proprio la chiave del suo successo. Durante la realizzazione D’Ascanio si preoccupò di disegnare un mezzo per coloro che non erano mai saliti prima su una motocicletta e che odiavano guidarla a causa delle difficoltà. Con l’aiuto di Mario D’Este, suo disegnatore di fiducia, l’ingegnere mise subito a punto la sua idea e il primo progetto della Vespa venne prodotto a Pontedera nell’aprile del 1946.

La nascita della Vespa

Campagna vespa piaggio 1968
1968 campagna pubblicitaria Piaggio “Chi Vespa mangia le mele”.

La Piaggio depositò il brevetto per “motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica”, Enrico Piaggio diede il via alla produzione in serie di 2.000 esemplari della prima Vespa 98 cc. e Corradino D’Ascanio la presentò al Golf Club di Roma. Allora non potevano saperlo ma quel veicolo sarebbe diventato uno dei simboli del design Made in Italy, tanto da essere incluso nelle collezioni permanenti della Triennale Design Museum di Milano e del MoMA di New York.

I primi esemplari vennero venduti attraverso tramite piccoli gruppi di commercianti, con prezzi dalle 55.000 alle 66.000 Lire. A partire dal 1947 le vendite decollarono e per soddisfare le richieste da tutto il mondo la Piaggio dovette costruire nuovi stabilimenti in 13 Paesi.

Finalmente il mito

Con il passare dei suoi settant’anni di storia, la Vespa è diventata lo scooter più famoso e affascinante del mondo, contando oltre 140 evoluzioni delle varie versioni e più di 16 milioni di esemplari prodotti. Questo due ruote 100% italiano ha cambiato la vita delle persone e non ha tardato ad affermarsi come icona glamour dello stile anche nel cinema, che ne ha decretato il successo definitivo. Tutti ricordiamo la scena con Gregory Peck e Audrey Hepburn in sella ad una Vespa bianca nel film del 1953 Vacanze Romane. Questo fu solo il primo film degli oltre 80 che l’hanno vista comparire. Come possiamo non citare Caro diario di Nanni Moretti (1993) che l’ha celebrata di recente, o Alfie (2004) e The Interpreter (2005) se guardiamo al grande cinema americano…

La preferita sui set e la più amata nella vita reale anche dalle celebrità. Ecco il nome di qualche star amante della Vespa. Stefano Gabbana, Lapo Elkann, Gwyneth Paltrow e Julia Roberts, Anthony Perkins, Anne Hathaway e Tom Hanks, Ana Ortiz, Owen Wilson, Luca Cordero di Montezemolo, Uma Thurman e Andre Balazs e Zac Efron, ma anche il comico Zach Galifianakis e il rapper Puff Daddy, solo per citarne alcuni.

Lo sapevi che

L’origine del nome “Vespa”, divenuto in seguito famoso a livello planetario, rimane incerta. Secondo la versione più famosa, esso sarebbe nato da un’esclamazione di Enrico Piaggio che alla vista del prototipo esclamò: «sembra una vespa!», per via del suono del motore e delle forme della carrozzeria mediana, molto stretta.